NOME: Riccardo Saponara
DATA DI NASCITA: 21 Dicembre 1991
RUOLO: Ala
SQUADRA DI APPARTENENZA: Empoli
Riccardo Saponara nasce a Forlì il 21 dicembre 1991. Cresce nella Sammartinese, scuola calcio della sua città, con la quale comincia a far intravedere qualità individuali fuori dal comune. Che sia una spanna al di sopra degli altri suoi
coetanei se ne accorgono in molti, per primo il Ravenna, che lo preleva dallo Sporting Forlì a 16 anni. Coi giallorossi Saponara termina la trafila delle giovanili affacciandosi in 1^ squadra e collezionando tre presenze in 1^ Divisione Lega Pro nel campionato 2007/08. Poche apparizioni, in cui dimostra di avere del talento, che gli valgono l’attenzione di una squadra sempre alla ricerca di giovani interessanti da crescere, svezzare e lanciare nel calcio che conta, vale a dire l’Empoli. In Toscana si divide per due anni tra prima squadra e Primavera, ottenendo in entrambe le formazioni risultati incoraggianti. In questo inizio di stagione ha compiuto il grande passo, entrando in pianta stabile nella formazione titolare. Mister Aglietti ha grande considerazione di lui e lo considera il giocatore ideale per “mettere le ali” a bomber Tavano. Saponara infatti è un calciatore di fascia che – suo grande problema – non ha ancora una collocazione ben precisa. Può giocare con risultati efficienti sia da esterno di centrocampo che da seconda punta, nonostante la sua posizione preferita sia quella di ala. E’ capace di calciare in egual maniera con entrambi i piedi. E’ particolarmente dotato di fantasia e velocità, riesce a sgusciare quasi sempre agli avversari nell’uno contro uno piazzando assist sul piatto d’argento ai partner d’attacco. Calciatori con questa tecnica di base in Italia non brulicano. Per questo tra qualche anno, ci giurano in molti, potremo vederlo nella massima Serie italiana. Saponara è forse troppo penalizzato dalla timidezza: fuori dal campo è un ragazzo educatissimo, nel rettangolo di gioco con un po’ di sana cattiveria agonistica in più sarebbe capace di fare la differenza. Per ora non è in grado di spostare gli equilibri delle partite, ma è comunque un’arma importante per gli allenatori, che possono trarre giovamento dalle sue sgroppate sulla corsìa di competenza. Merita palcoscenici importanti ma deve migliorare sotto l’aspetto realizzativo, siccome l’andare in rete col contagocce non è una buona pubblicità per un esterno offensivo. Alle sue giocate si è affidato più volte anche il tecnico dell’Under 21 Ciro Ferrara. Le premesse per una carriera importante ci sono tutte. Con l’impressionante tecnica di base che si ritrova, Saponara può farne tanta di strada…
(www.generazioneditalenti.com)
DATA DI NASCITA: 21 Dicembre 1991
RUOLO: Ala
SQUADRA DI APPARTENENZA: Empoli
Riccardo Saponara nasce a Forlì il 21 dicembre 1991. Cresce nella Sammartinese, scuola calcio della sua città, con la quale comincia a far intravedere qualità individuali fuori dal comune. Che sia una spanna al di sopra degli altri suoi
coetanei se ne accorgono in molti, per primo il Ravenna, che lo preleva dallo Sporting Forlì a 16 anni. Coi giallorossi Saponara termina la trafila delle giovanili affacciandosi in 1^ squadra e collezionando tre presenze in 1^ Divisione Lega Pro nel campionato 2007/08. Poche apparizioni, in cui dimostra di avere del talento, che gli valgono l’attenzione di una squadra sempre alla ricerca di giovani interessanti da crescere, svezzare e lanciare nel calcio che conta, vale a dire l’Empoli. In Toscana si divide per due anni tra prima squadra e Primavera, ottenendo in entrambe le formazioni risultati incoraggianti. In questo inizio di stagione ha compiuto il grande passo, entrando in pianta stabile nella formazione titolare. Mister Aglietti ha grande considerazione di lui e lo considera il giocatore ideale per “mettere le ali” a bomber Tavano. Saponara infatti è un calciatore di fascia che – suo grande problema – non ha ancora una collocazione ben precisa. Può giocare con risultati efficienti sia da esterno di centrocampo che da seconda punta, nonostante la sua posizione preferita sia quella di ala. E’ capace di calciare in egual maniera con entrambi i piedi. E’ particolarmente dotato di fantasia e velocità, riesce a sgusciare quasi sempre agli avversari nell’uno contro uno piazzando assist sul piatto d’argento ai partner d’attacco. Calciatori con questa tecnica di base in Italia non brulicano. Per questo tra qualche anno, ci giurano in molti, potremo vederlo nella massima Serie italiana. Saponara è forse troppo penalizzato dalla timidezza: fuori dal campo è un ragazzo educatissimo, nel rettangolo di gioco con un po’ di sana cattiveria agonistica in più sarebbe capace di fare la differenza. Per ora non è in grado di spostare gli equilibri delle partite, ma è comunque un’arma importante per gli allenatori, che possono trarre giovamento dalle sue sgroppate sulla corsìa di competenza. Merita palcoscenici importanti ma deve migliorare sotto l’aspetto realizzativo, siccome l’andare in rete col contagocce non è una buona pubblicità per un esterno offensivo. Alle sue giocate si è affidato più volte anche il tecnico dell’Under 21 Ciro Ferrara. Le premesse per una carriera importante ci sono tutte. Con l’impressionante tecnica di base che si ritrova, Saponara può farne tanta di strada…
(www.generazioneditalenti.com)
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